L’adozione della stampa 3D in ambito aerospaziale si è ormai diffusa a macchia d’olio in tutto il mondo grazie agli enormi vantaggi offerti da questa tecnologia legati non solo alla riduzione di costo e tempo, ma anche di progettazione e ottimizzazione delle parti a favore di minori emissioni e geometrie più complesse. Se da un lato la fabbricazioni additiva di parti in metallo risulta essere la prima scelta in ambito aerospaziale, negli ultimi anni l’interesse del settore si sta spostando sempre più sui tecno-polimeri ad alta temperatura.
Una stampante 3D per il Peek
Ne è esempio HB Technology, azienda italiana attiva nel settore aerospaziale, specializzata nella fornitura di progetti e servizi di ingegneria, nella produzione e assemblaggio di parti, di sistemi ed assiemi. La società utilizza già da diverso tempo l’additive manufacturing metallico e vanta sedi in Italia, Francia e USA. HB Technology, nella sede di Faggiano in provincia di Taranto, ancora una volta si afferma come pioniere nell’uso delle tecnologie di stampa 3D per il settore aerospaziale. Dopo una forte esperienza nella produzione di parti in metallo con tecnologia additive, la società annuncia l’acquisizione nel proprio parco macchine di Roboze One+400, macchina con tecnologia FFF, in grado di stampare materiali polimerici ad alte prestazioni come il Peek. “Eravamo alla ricerca della migliore tecnologia abilitante trasversale per la stampa di nuovi componenti aerospaziali” racconta Marcello Mele, COO di HB Technology.
Roboze One+400
Si tratta della soluzione di punta del produttore Roboze, leader nella progettazione e produzione di sistemi di produzione additiva per i settori aeronautico, della difesa, dello spazio e manifatturiero, specializzato appunto nei materiali polimerici ad alte temperature. “Il nostro obiettivo è di far crescere e migliorare la produttività dei nostri clienti accelerando le opportunità di impiego delle nostre macchine in vari ambiti di applicazione” spiega Alessio Lorusso, CEO&Founder di Roboze. “L’acquisizione della nostra Roboze One+400 da parte di HB Technology ci rende molto orgogliosi in quanto mette insieme territorio e innovazione in uno dei distretti aerospaziali più importanti italiani, quello pugliese, sempre all’avanguardia in ambito scientifico e tecnologico”.
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Autore: Redazione
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