Il progetto nato dalla demolizione di un edificio che non presentava alcun valore storico, il progetto si struttura mantenendo pressoché inalterato l’impianto macro-funzionale originario, adattandolo ai bisogni dei nuovi proprietari e mettendolo in relazione con il contesto circostante.

La distribuzione interna vede una zona giorno al piano terreno aperta verso il giardino, uno spazio polifunzionale dove trova posto il vano scale. Sempre a questo livello si trova la cucina che gode di un’ottima illuminazione naturale grazie ad un importante bow window. Il progetto prevede inoltre un miniappartamento per gli ospiti e alcuni locali di servizio.

Al primo piano invece è stata sistemata tutta la zona notte, con camere da letto e bagno, una di queste occupa il torrino superiore, godendo così di un punto di vista particolare sulla campagna friulana.

La volumetria composita crea nuove relazioni tra interno ed esterno grazie agli ampi terrazzi con parapetti in vetro, si tratta di un architettura articolata sottolineata anche dall’utilizzo dei materiali, come le bianche modanature perimetrali in lamiera, il rivestimento con lastre di gres porcellanato effetto pietra piasentina fino ai dettagli come i portoni, il portoncino pedonale e i frangisole che sono in tubolare e lamiera d’alluminio, rifiniti con una texture dai riflessi dorati.

“Il percorso progettuale, spiega il progettista ing. arch. Massimo Nencioni (studio 2M Engineering), è stato improntato alla ricerca di soluzioni capaci di restituire un’immagine semplice e unitaria, ispirata alle atmosfere minimaliste, nella quale inserire particolari estremamente curati anche dal punto di vista della lavorazione artigianale”.

In un progetto che cerca il dialogo con il contesto attraverso grandi vetrate ed aperture, il tema dei serramenti è centrale, in questo senso i progettisti e i committenti hanno scelto Schüco, l’azienda offre infatti oltre alle interessanti caratteristiche tecnico-prestazionali e di sicurezza, una gamma completa di profili, finiture e accessori che permette un’elevata personalizzazione dei prodotti.

La maggior parte dei serramenti, comprese le grandi pareti vetrate scorrevoli di ampiezza pari a 4.900 mm, sono realizzati con profili in alluminio a taglio termico Schüco AWS 90.SI (Super Insulation), equipaggiati con vetrate a doppiacamera in classe P6B. Solo per il bow window, alto oltre 6 metri, sono stati impiegati profili in alluminio Schüco FWS 50. In tutti i casi la finitura superficiale è in colore grigio beige RAL 7006 H01, campionata per riproporre le tonalità cromatiche del paesaggio circostante.

Anche grazie alle notevoli prestazioni termoisolanti delle superfici trasparenti (da 1,1 W/m2K a 1,4 W/m2K), l’edificio è certificato in classe energetica A3 (ex classe A). I serramenti rispondono inoltre ai requisiti anti-effrazione in classe RC3 e, per una maggiore sicurezza, ogni apertura è dotata di grate avvolgibili in acciaio inox che, come i teli tapparella e le reti anti-insetto a scomparsa, sono motorizzati e comandati in remoto dal sistema domotico.

Anche il portoncino d’ingresso Schüco ADS 90 con dispositivo Schüco Door Control System permette un ottimo controllo degli accessi: l’apertura, infatti, è controllata da dispositivi per il riconoscimento dell’impronta digitale, spotlight, e da un rilevatore di movimento.

L’articolo Una villa monofamiliare in Friuli dove i serramenti fanno la differenza: case study dal mondo dei serramenti! proviene da Unione Geometri.

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Autore: Mauro Melis

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