Negli ultimi 50 anni le vittime dei terremoti sono state più di 4mila e lo Stato ha speso in media 3 miliardi l’anno per ricostruire. È ora dunque di puntare a un programma serio di prevenzione e di riduzione dei rischi che nell’Ecobonus e nel Sismabonus ha individuato due validi strumenti. Questa la reason why che ha messo intorno a un tavolo coloro che vogliono essere i protagonisti del cambiamento per la filiera dell’edilizia. Fra loro, il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati Maurizio Savoncelli.

“Le Categorie professionali, che fanno parte della filiera delle costruzioni, con l’adesione a questa iniziativa hanno voluto esprimere la volontà di collaborare efficacemente al fianco del cittadino e delle istituzioni. Un impegno che, nell’ambito della propria attività, ciascuno può portare avanti, a tutela della fragilità del patrimonio edilizio esistente e del territorio stesso, a difesa del diritto dei proprietari immobiliari di vivere in ambienti di qualità, con precise caratteristiche, che spaziano dalla sicurezza sismica all’efficientamento energetico, fino alla qualità del costruito e alle condizioni di salubrità. Finalmente, siamo riusciti ad ottenere gli strumenti legislativi indispensabili, come la cessione del credito o la cumulabilità. Ora il passaggio successivo, ovvero il focus di questa campagna di comunicazione, è proprio concorrere alla corretta percezione che il cittadino dovrà acquisire: il suo immobile ha una valutazione che non può essere determinato solo dall’affaccio, o dall’ubicazione, o dalla localizzazione. Durante l’atto di compravendita dal notaio non basta disporre della conformità urbanistica e delle planimetrie catastali, o dell’attestazione APE; il valore di un immobile deve essere oggi fortemente condizionato dagli elementi della sicurezza e del risparmio energetico”.

Questa la sintesi del Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli alla presentazione della campagna di comunicazione sulle misure “Eco e Sismabonus: non usarli ti può costare caro. Usarli ti costa quasi zero”, un intervento che ha sottolineato le potenzialità delle due nuove opportunità per la sicurezza e l’efficienza energetica delle nostre abitazioni. Misure che articoleranno un programma davvero importante di riqualificazione del patrimonio edilizio del nostro Paese, che si estenderà nell’arco dei prossimi 20 anni.

Al sistema dell’edilizia unito giunge il sostegno del Governo: intervenuto all’incontro il Capo delle Segreteria Tecnica del MIT (Ministero delle Infrastrutture) Dimitri Dello Buono precisa che “gli incentivi per l’efficientamento energetico e per la messa in sicurezza dal rischio sismico degli edifici valgono complessivamente 270 miliardi di euro. Una stima che non permette di lasciare intentata alcuna azione necessaria a sviluppare un volano senza precedenti di tutela del patrimonio costruito. Il Ministero e la filiera delle costruzioni non distolgano la loro attenzione finché non saranno perfezionate e perfettamente funzionanti le procedure e il modello operativo”. Concluso quello che sembra più un imperativo che un invito, il funzionario aggiunge: “La sfida principale di queste misure è far funzionare la cessione del credito. E per farlo, nell’attuale normativa ci sono diverse cose che vanno aggiustate. Noi ci proveremo, ma come non comprendere le ragioni dei paletti messi dal MEF e dall’Agenzia delle Entrate alla cessione del credito, al fine di evitare che i crediti fiscali diventino debito pubblico. Al momento, sono allo studio nuove soluzioni che potrebbero consentire, fermo restando il limite di questo ultimo aspetto, una reale cessione del credito da parte dei proprietari dei condomini, in modo che il singolo condomino debba anticipare di tasca sua solo la quota non coperta dallo sconto fiscale ”.

Lungo la scia dei numeri, prosegue Ance: in collaborazione con l’OICE hanno stimato il costo nazionale per le opere strutturali di miglioramento sismico degli edifici residenziali, un valore che si aggira sui 105 miliardi di euro. L’ammontare, invece, per gli interventi di riqualificazione energetica, potenzialmente attivabili sull’involucro edilizio del patrimonio immobiliare italiano, sono stimabili in 33,5 miliardi di euro. Su questo il Vice Presidente ANCE Rudy Girardi aggiunge: “Per la prima volta abbiamo norme che consentono di intervenire in modo congiunto su efficienza energetica e antisismica, con incentivi forti che possono consentire una svolta. Non possiamo non intervenire e le interviste fatte in giro per l’Italia, ci confermano che quasi nessuno sa come funzionano questi incentivi”. Alle sue parole, seguono quelle di Federica Brancaccio, Presidente di Federcostruzioni, che dichiara: “Finalmente la nostra filiera ha espresso una grande consapevolezza, quella di un unione che può consentire il salto di qualità. Sosteniamo strumenti che possono dare una spinta economica importante al nostro Paese”.

A questo proposito, Massimo Crusi, Consigliere del Consiglio Nazionale degli Architetti, sottolinea: “Iniziative come quelle di oggi sono molto importanti, soprattutto per informare e sensibilizzare i cittadini sulla dimensione dei fatti. E’ altresì fondamentale che questa azione diventi sistemica: la prevenzione, ad esempio, si può e si deve fare attraverso interventi organici, contestualizzati all’interno dello scenario urbano e guardando al futuro prossimo delle città. La logica degli interventi a singhiozzo ha troppe volte, purtroppo, pregiudicato il risultato finale”. Un’opinione condivisa da Luca Ferrari, Presidente di ISI (società di Ingegneria Sismica), che sostiene: “La sicurezza è una questione di testa, come lo è stato il divieto di fumo in luoghi pubblici e la raccolta differenziata. Dobbiamo lavorare per far crescere cultura e consapevolezza”.

Pronto a scendere in campo anche Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale degli Inegneri, con la sua affermazione: “E’ doveroso lavorare insieme per far funzionare tutto al meglio, ma diciamocelo Eco e Sismabonus sono complicati, e qualche aggiustamento normativo sarà inevitabilmente necessario”. Di fondamentale apporto all’iniziativa sarà l’avvio di una piattaforma tecnologica che rappresenterà il sistema per la gestione telematica delle operazioni derivanti dai passaggi economici. La sua presentazione potrebbe essere imminente, mentre da domani è pronta a partire la macchina comunicativa per informare il cittadino e il proprietario immobiliare.

L’articolo Il valore di un immobile deve essere stimato anche in base alla sicurezza e all’efficienza energetica proviene da Unione Geometri.

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Autore: Redazione

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