Da qualche anno, MB Crusher ha voluto dare spazio alle esperienze dei propri clienti per aiutare gli operatori a verificare le potenzialità dei suoi macchinari. Come? Vedendoli in azione nei video amatoriali, realizzati e commentati dagli stessi utilizzatori o nelle foto inviate dagli stessi clienti.
“Ancora più interessante – spiega Diego Azzolin, direttore produzione MB Crusher – è che si ricavano spunti utili. Spesso le idee più remunerative nascono quando si scopre la produttività di una macchina, magari inserita in un contesto lontano dal proprio, ma con esigenze molto simili. Lo scambio di informazioni permette scelte migliori e quel passo avanti in grado di aumentare la produzione e la redditività del cantiere. Capita, inoltre, che siano i nostri stessi clienti, con utilizzi che oserei definire “geniali” delle nostre unità, a suggerirci ambiti lavorativi ancora più ampi.”
I casi “impossibili” dai quali trarre insegnamenti e spunti partono dall’isola di Rab in Croazia.
Qui, il grande limite è dato dal costo proibitivo del materiale da cava, fondamentale per i riempimenti nella realizzazione delle vie di accesso al cantiere, nel nostro caso relativo agli scavi per la costruzione di alcune ville. La soluzione è nata durante i lavori di scavo: la stessa pietra di scarto è diventata materiale remunerativo grazie all’inserimento di una delle benne frantoio compatte della gamma MB Crusher, montata su una terna JBC 4CX del parco macchine. Il risultato è stato un goal immediato: il cantiere, in perfetta autonomia ed enorme risparmio, ha frantumato il materiale direttamente in loco, con un unico mezzo di movimento terra, cancellando costi di trasporto e smaltimento. La benna Frantoio utilizzata è la MB-L200: dalle dimensioni contenute è tra le più economiche e maneggevoli della gamma MB Crusher. Il frantoio si adatta perfettamente a minipale a partire dalle 6 tonnellate e a terne e pale di tonnellaggio compreso tra 7 e un massimo di 10.
Il secondo caso ci porta nelle isole Mayotte, al largo dell’Oceano Indiano nell’arcipelago delle Comore.
Il limite, ben evidente, è la difficoltà di accesso non solo alle isole ma anche alle cave di roccia basaltica i cui scarti sono utilizzati per i rilevati stradali. In questo contesto, i grandi impianti non possono essere d’aiuto, peso e dimensioni li penalizzano. La soluzione più vantaggiosa si è rivelata inserire in cava un frantoio molto potente e maneggevole: la Frantoio MB Crusher BF135.8. Pur essendo uno dei modelli più grandi della gamma, è costruita con un design compatto, tecnicamente è molto facile da gestire e da trasportare, senza necessità di mezzi speciali. Con una produttività di 88 m3/h e una capacità di circa 1.60 m3 la sua efficienza è stata subito vincente, come dimostra il video realizzato dai responsabili del cantiere.
Il nostro viaggio nelle soluzioni innovative ci porta a Cayeux-sur-Mer, un polo industriale unico in Francia.
I ciottoli di silice presenti in questo lembo di costa sul Canale della Manica hanno la particolarità di essere i più puri al mondo (99% silice pura). L’esigenza è quella di evitare costi di trasporto del materiale che dalla spiaggia deve essere selezionato e classificato, imballato e spedito. Un’impresa particolarmente vivace e innovativa ha trovato la soluzione con un unico macchinario: la Vagliante MB Crusher raccoglie i ciottoli, separa e rimuove la sabbia, seleziona il materiale in base alla dimensione. Il tutto direttamente in spiaggia. Tutte le benne vaglianti della gamma MB Crusher sono state progettate per selezionare il materiale naturale in cave e cantieri grazie alla dotazione di cesti formati da pannelli intercambiabili con fori di diverse misure a seconda delle esigenze. Nel caso di Cayeux-sur-Mer, la MB-LS220, ben visibile nel video e montata su una pala gommata Caterpillar 962M, è stata l’ideale: grande e potente ha consentito tramite una prevagliatura di abbattere fino al 60% dei tempi di frantumazione.
Sbarchiamo ora a Saint-Pierre e Miquelon, due isolotti montuosi nell’Oceano Atlantico, a sud della canadese Terranova.
Per lo sviluppo delle arterie stradali era necessario smantellare una grande area rocciosa e ottenere dei passaggi nella montagna. I limiti erano dati dagli spazi ristretti nei quali operare, nonché dai costi di trasporto e di trasformazione del materiale. Avendo visto in azione le capacità delle Vaglianti MB Crusher, l’impresa ha deciso di selezionare in loco la roccia granitica, proveniente direttamente dal cumulo di estrazione, per separarla dalla terra umida e utilizzarla direttamente come fondo stradale. La benna utilizzata con successo è la Vagliante MB Crusher MB-S18: studiata appositamente per essere inserita dove è necessaria una separazione volumetrica, soprattutto in contesti di grandi dimensioni e importanti produzioni, assicura prestazioni di alto livello. Dotata di una maglia 50 e montata, come si vede nel video, su un escavatore Caterpillar 330, ha ridotto drasticamente tempi e costi producendo un enorme volume di materiale vagliato subito utilizzabile.
“Essere un’azienda che vende i propri prodotti in tutto il mondo significa per MB Crusher – conclude Diego Azzolin – avere un osservatorio privilegiato su difficoltà e soluzioni, produttività e costi, limiti e innovazioni del complesso lavoro che coinvolge lavori stradali, movimento terra, cave e miniere, edilizia, riqualificazioni, riciclaggio, bonifiche ambientali. Siamo riconosciuti nel mondo per i prodotti innovativi, come le Frantoio e le Vaglianti, che grazie alla loro maneggevolezza e facilità d’uso, possono essere inserite ovunque “trasformando” i costi in profitti, i limiti in opportunità. Di grandi come di piccole dimensioni, le unità MB Crusher hanno dimostrato di essere la scelta più vantaggiosa e remunerativa anche in zone e cantieri molto critici, come isole. Ci fa enorme piacere essere inoltre considerati veri e propri partner dei clienti nella scelta del macchinario più adatto, nonché essere utili all’intero settore per la nostra volontà di far circolare esperienze e idee. Su tutte le strade del mondo.”
L’articolo Isole e Macchinari: quattro soluzioni di casi – impossibili – che rivelano come trasformare i grandi limiti in redditività proviene da Unione Geometri.
Autore: Mauro Melis
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