Pinerolo (TO), 9 aprile 2019. 3D Systems ha inaugurato ieri con un grande evento internazionale il nuovo centro di Additive Manufacturing. Con l’occasione, i tecnici ed i manager di 3D Systems hanno presentato le proprie tecnologie di fabbricazione additiva, sia per la plastica sia per il metallo. Sono stati presentati e analizzati diversi casi applicativi per ogni tecnologia additiva, mettendo in luce le evidenti potenzialità che l’Additive Manufacturing offre al mondo dell’industria manifatturiera. Durante l’inaugurazione, ci sono stati degli importanti interventi di alcune realtà aziendali come quello di Antonio Ruiu (Manufacturing Engineering Manager, SKF Industrie S.p.A.) e di Massimo Marensi (Engineering P&S EMEA, CNH Industrial, Italia). Molto apprezzato è stato, inoltre, l’intervento del Vicesindaco di Pinerolo, che ha messo in evidenza come una realtà importante ed innovativa come quella di 3D Systems rappresenti una grande opportunità di crescita per Pinerolo e per il territorio piemontese in generale.

Diamo, allora, uno sguardo alle soluzioni di fabbricazione additiva proposte da 3d Systems, sia per la plastica che per il metallo.

PLASTICA

  • Stereolithography printers, per la produzione di parti di eccezionale qualità estetica, ottime tolleranze dimensionali e rugosità superficiali. La Stereolitografia è una tecnologia che utilizza fotopolimeri, pertanto non va bene per parti definitive, ma è ideale per la produzione di prototipi e preserie.3D Systems mette a disposizione diverse macchine con volumi di lavoro modulabili in base all’esigenza del cliente (dalla ProJet 6000 con un volume di lavoro di 250x250x250 mm alla più grande ProX 950 con un volume di lavoro di 1500x750x550 mm) e con una serie di materiali brevettati e molto efficienti (serie VisiJet e Accura).
  • MultiJet Plastic Printers, per la produzione di parti funzionali e molto precise, in materiali compositi ed elastomerici. Tali macchine hanno una produttività molto buona, complici la velocità e la semplicità di stampa. Si hanno dei volumi di lavoro che variano a seconda del modello e delle esigenze del cliente (dalla Projet MJP 2550 alla Projet MJP 5600) con un’ampia gamma di materiali.
  • Figure 4TM Solutions, per la produzione di parti definitive, con un’elevata produttività ed una velocità di stampa molto grande. In questo caso, le macchine si contraddistinguono in “Standalone”, “Modular” e “Production” (tutte precedute dalla sigla “Figure 4”). Tutte e tre le macchine hanno lo stesso volume di lavoro, ciò che cambia è il livello di automazione, legato alla produttività che si vuole avere: la Figure 4 Standalone è la più “manuale” per la produzione di non più di 6000 parti all’anno, mentre la Production è la cosiddetta “Full Automation” per esigenze produttive che superano le 120 mila parti all’anno. Ovviamente, anche in questo caso esiste una grande varietà di materiali messi a catalogo e brevettati da 3D Systems.
  • ColorJet Printers, per la produzione di parti fotorealistiche. Le macchine che fanno uso di questa tecnologia puntano molto alla possibilità di avere parti colorate, che simulano al meglio l’efficacia visiva del prototipo finale. I volumi di lavoro vanno da 236x185x127 mm della ProJet CJP 260Plus a 508x381x329 mm della Projet CJP 860Pro.
  • Selective Laser Sintering, per la produzione di prototipi, ma soprattutto di parti definitive in materiale termoplastico. Questa tecnologia si differenzia dalle altre per la possibilità di poter realizzare pezzi senza la necessità di utilizzare i supporti, essendo una tecnologia che lavora a camera calda. Le macchine vanno dalla ProX SLS 500, con un volume di lavoro di 381x330x460 mm, alla sPro 230, con un volume di lavoro di 550x550x750 mm. I materiali sono molti e tutti contrassegnati dalle sigle DuraForm e CastForm.

METALLO

Per il metallo, è presente una sola tecnologia che lavora a letto di polvere (Laser Powder Bed Fusion). La tecnologia di 3D Systems è conosciuta come DMP (Direct Metal Printing), ma funziona come una normale tecnologia di fusione selettiva a laser. Le macchine vanno dalla DMP Flex 100 (volume di lavoro 100x100x80 mm) alla DMP Flex 350 (275x275x380 mm). I materiali vanno dagli acciai al cobalto-cromo, passando per le leghe di alluminio e di titanio fino alle superleghe di Nichel (Inconel 625 e 718). Ovviamente, le composizioni chimiche ed i parametri di processo dei materiali suddetti sono forniti dalla 3D Systems.

In sintesi

L’Additive Manufacturing non è più una scommessa, ma una realtà produttiva con tecnologie brevettate e testate, materiali prestazionali e con listini adeguati alle caratteristiche. 3D Systems, in particolare, rappresenta un punto di riferimento per la tecnologia additiva in generale, vista la sua storica conoscenza in questo mondo che non è più una realtà di nicchia, ma un mondo assolutamente da scoprire ed esplorare.

L’articolo A Pinerolo il nuovo stabilimento produttivo di 3D Systems sembra essere il primo su Il Progettista Industriale.

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Autore: Emanuela Bianchi

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