“Un gentile omaggio alle multiutilities ed a qualche ex monopolista”. E’ questo il lapidario commento di Guido Pesaro, Responsabile Nazionale CNA Installazione Impianti al testo dell’art. 9 (Modifiche alla disciplina degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico) contenuto nella bozza del DL Crescita. L’articolato di legge, infatti, prevede la possibilità, per il soggetto che ha diritto alle detrazioni, di poter optare, al posto del loro utilizzo diretto, ad un contributo anticipato di pari importo come sconto su quanto dovuto all’impresa che effettua l’intervento di riqualificazione energetica o di adozione di misure antisismiche, che viene rimborsato a quest’ultima come credito di imposta da usare in compensazione in cinque quote annuali.

“In pratica – prosegue Pesaro – si scarica direttamente sull’impresa gran parte dell’onere finanziario derivante dal costo dell’intervento. Prevedere poi che questa misura sia opzionale, significa mentire sapendo di mentire. Quale cittadino sarebbe infatti così ingenuo da scegliere di utilizzare le detrazioni, il cui importo può scontare in dieci anni, potendo usufruire della stessa somma tutta e subito?”

E qui casca l’asino perché è piuttosto difficile immaginare che siano le aziende artigiane e le piccole imprese del settore a vantare crediti d’imposta nei confronti del fisco.

Chi ha rilevanti crediti di imposta da compensare sono con ogni probabilità le multiutilities e gli ex monopolisti dell’energia che negli ultimi anni, abusando della condizione di trovarsi di fatto in una posizione dominante, sono entrate nel mercato della riqualificazione energetica esercitando nella pratica, anche grazie all’utilizzo dei dati informativi già in loro possesso a causa dell’attività da loro svolta in regime di monopolio, una concorrenza sleale nei confronti delle piccole imprese: “Una concorrenza sleale – sottolinea il Responsabile degli impiantisti CNA – che viene accentuata da questa falsa opzione concessa al cittadino che in realtà è un invito puro e semplice ad utilizzare, per gli interventi di riqualificazione energetica, i servizi proposti dalle multiutilities e dagli ex, ma evidentemente neanche tanto ex, monopolisti. E’ evidente – conclude Pesaro – che ci attiveremo in tutte le sedi per far cancellare una norma che è contro le piccole imprese, proprio quelle che l’Esecutivo, a parole, dice di voler difendere. E pensare che questo dovrebbe essere il Governo del cambiamento….”.

L’articolo Dl crescita L’articolo 9 va cancellato. Un gentile omaggio alle multiutilities ed a qualche ex monopolista proviene da Unione Geometri.

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Autore: Redazione

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