Il lascito industriale che identifica Torino in Italia e nel mondo rappresenta oggi un’eredità ingombrante, capace di alimentare costantemente un dibattito sui plausibili futuri scenari legati agli spazi della manifattura del Novecento. Su questi temi è stata organizzata la summer school internazionale e interdisciplinare TRANS-USE, TRANS-forming industrial legacy. Spatial and economic models of re-USE organizzata dai gruppi di ricerca China Room e FULL – Future Urban Legacy Lab del Politecnico che si è chiusa oggi con la presentazione dei lavori degli studenti presso Toolbox Coworking, alla presenza del Rettore Guido Saracco, della Coordinatrice del Collegio di Architettura Carla Bartolozzi e di una rappresentanza della società Acciai Speciali Terni S.p.A.

La summer school TRANS-USE è stata finanziata grazie al “Bando Summer school 2019” del Politecnico e da un accordo stipulato dal DAD-Dipartimento di Architettura e Design con Acciai Speciali Terni S.p.A. e ha visto la partecipazione di 18 studenti di 10 nazionalità (Cina, Egitto, Germania, India, Iran, Israele, Italia, Romania, Stati Uniti d’America, Ucraina) provenienti dal Politecnico, dalla Tsinghua University di Pechino, dal Technion Israel Institute of Technology e dall’Università degli Studi di Firenze.

Per due settimane esperti internazionali provenienti dalla Tsinghua University di Pechino e dal Technion Israel Institute of Technology, due tra le più prestigiose università politecniche a livello mondiale, hanno ragionato insieme ai docenti del Politecnico e con l’ Urban Lab. sulle sfide della trasformazione dei siti industriali, sui conflitti fra normative esistenti e pratiche di riuso di terreni inquinati, sui vincoli dei regolamenti e usi flessibili.

Solitamente questi temi entrano nei progetti di riuso in tempi diversi e l’uno indipendente dall’altro: il gruppo di lavoro li ha invece affrontati come ugualmente rilevanti rispetto all’eredità industriale dello stabilimento ormai dismesso della Acciai Speciali Terni S.p.A., parte del gruppo Thyssenkrupp, compreso tra Corso Regina Margherita, Corso Potenza e Via Pietro Cossa. Un caso che per Torino rappresenta un interrogativo rispetto ai futuri usi e una memoria industriale e del lavoro operaio.

A conclusione dei lavori il gruppo ha discusso soluzioni progettuali ed immagini della trasformazione in grado di illustrare tanto il potenziale delle soluzioni architettoniche, urbane e costruttive possibili quanto l’impatto economico ed ambientale degli scenari d’intervento. La summer school ha contribuito con questi strumenti a costruire un dialogo progettuale intorno alla trasformazione della memoria del luogo.

L’articolo TRANS-USE Summer school: come trasformare l’eredità industriale di Torino proviene da Unione Geometri.

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Autore: Redazione

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