sperti, storici,
architetti, economisti, rappresentanti della società civile e delle
Istituzioni insieme per un confronto sul futuro delle nostre città e
dei territori in cui viviamo: a chiamarli a raccolta al Forte di Bard
l’11 e il 12 ottobre prossimi, il Consiglio Nazionale degli
Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che, in
collaborazione con l’Associazione Forte di Bard e con il sostegno
del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta, ha organizzato il
Convegno di studi “Progettare il Paese – dare futuro alle città e
ai territori in cui viviamo”.

La scelta di Bard per la realizzazione di questa iniziativa nasce dalla volontà di valorizzare le cosiddette aree interne per evidenziare le potenzialità delle quali i grandi complessi storico culturali – come il Forte di Bard – dispongono.

L’evento si allinea alla mission dell’Associazione Forte di Bard nell’ambito del suo programma di sviluppo del territorio e delle sue attività di centro d’interpretazione della Montagna.

Gli architetti italiani sono da tempo impegnati nell’elaborazione
di proposte in tema di governo del territorio in modo si possa
realizzare una diffusa rigenerazione di quelle aree che oggi non
riescono a garantire la necessaria qualità di vita e che
permetterebbero, invece, di liberare importanti energie economiche e
sociali se oggetto di interventi appropriati.

“Ciò presuppone – sottolinea il Consiglio Nazionale – un eccezionale progetto politico, una visione strategica del futuro delle città e del territorio – e dello stesso del Paese, nel suo insieme – per trovare una risposta alla dispersione urbana, allo sviluppo di periferie spersonalizzate, isolate, mal pianificate, alle città dell’automobile, alle case e agli edifici senza personalità, all’inquinamento, ai tempi di spostamento eccezionalmente lunghi, alla relazione conflittuale con l’ambiente naturale. Presuppone, quindi, azioni concrete in una visione olistica della città e dei territori che abbia l’uomo al suo centro”.

Il Convegno si articolerà, il giorno 11, nelle Tavole rotonde:
“Le politiche territoriali del nuovo ciclo della Coesione 2021-
20127”; “Il futuro della città media italiana”; “Il futuro
della città storica”. Saranno presentati i primi risultati della
Call For Project “Trasformazioni Urbane Innovative”, attraverso
una mostra – inaugurata alle ore 12 – che partendo dalla Mappa dei
luoghi della rigenerazione con l’indicazione di tutti i progetti ed
iniziative pervenuti (164 interventi in 111 comuni italiani),
focalizza l’attenzione, con sintetici pannelli esemplificativi, sui
circa 40 progetti già realizzati. Prevista, sempre nel corso della
prima giornata, la presentazione del libro “Elogio alla Città”
del Presidente emerito della Corte costituzionale, Giovanni Maria
Flick.

Va segnalato come evento collaterale della prima giornata
l’inaugurazione della mostra “Nuovi scenari alpini” a cura
dell’Ordine Architetti Valle d’Aosta con Urban Reports. Prologo
della mostra “Attraverso le Alpi” a cura Architetti Arco Alpino.

Centrale, nella seconda giornata, la presentazione della bozza di
un articolato per una proposta di legge sulla città. La proposta
parte da un assunto: i valori e i meccanismi con i quali l’Italia
ha realizzato tutto il patrimonio edilizio oggi esistente si mostrano
incapaci di fronteggiare le grandi sfide poste dalla necessità di
contrasto ai cambi climatici, di rigenerazione di molte porzioni
degradate, delle necessità di nuove reti urbane, nuove
infrastrutturazioni, nuova mobilità.

La proposta di legge presenta importanti e inedite modalità,
riaffermando la necessità della Agenda urbana Europea con coerenti
strategie a breve e lungo termine per definire, ad esempio,l’assenso,
in sostituzione degli attuali meccanismi di conformità alle infinite
regolamentazioni. Anche per quanto afferisce a tutta una serie di
servizi – oggi valutati e quantificati secondo logiche novecentesche
– viene proposta l’introduzione di meccanismi prestazionali
applicabili alle nuove necessità che la società attuale richiede.

Il Convegno “Progettare il Paese – dare futuro alle città e ai
territori in cui viviamo” sarà chiuso dalla Tavola rotonda “Il
futuro del territorio tra vecchi e nuovi valori”.

L’articolo Progettare il Paese e dare futuro alle città e ai territori in cui viviamo proviene da Unione Geometri.

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Autore: Mauro Melis

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