Migliorare il riutilizzo dei materiali di scarto delle costruzioni
per rafforzare la transizione verso un’economia circolare. Questo
l’obiettivo del progetto CONDEREFF (Construction & demolition
waste management policies for improved resource efficiency), che vede
coinvolta l’ENEA e altri 8 partner di 7 paesi (Spagna, Grecia,
Francia, Repubblica Ceca, Italia, Austria e Germania). Finanziato dal
Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, il progetto intende superare
le principali criticità che ostacolano la più ampia diffusione dei
prodotti derivanti dalla valorizzazione dei rifiuti da costruzione e
demolizione (C&D), che rappresentano il 40% del totale dei
rifiuti speciali prodotti in Europa. In questo modo sarà possibile
offrire alternative all’uso di materie prime vergini, consentendo
anche ai paesi partecipanti di migliorare gli obiettivi di
riciclaggio e l’efficienza nell’uso delle risorse.

“Dopo aver analizzato le principali criticità di carattere normativo-procedurale, economico, tecnico e culturale metteremo a disposizione dei partner una metodologia per superarle in funzione delle specificità dei diversi paesi, coinvolgendo stakeholder ed esperti del settore. I risultati di questa attività aiuteranno i decisori politici ad adottare misure specifiche utilizzando le migliori pratiche dei paesi partner in cui l’utilizzo dei rifiuti da C&D è ampiamente praticato”, spiega Antonella Luciano, responsabile per ENEA del progetto.

Nella prima fase di attuazione, in tutti i paesi partecipanti sono stati analizzati il quadro normativo, il potenziale economico dei rifiuti da C&D, le capacità di riciclaggio e le best practice. “Durante tutta la prima fase del progetto, ENEA ha coinvolto nello studio i principali stakeholder. Ci si è poi confrontati su approcci e migliori pratiche anche attraverso workshop internazionali su specifiche tematiche, come ad esempio quello organizzato a Roma dalla Regione Lazio, con il supporto tecnico di ENEA, sull’utilizzo del Green Public Procurement (GPP) come motore per la gestione efficiente dei rifiuti da costruzione e demolizione.

Non è un caso che questo workshop sia stato organizzato dai partner italiani, essendo l’Italia l’unico paese europeo ad aver reso obbligatorio il GPP e ad aver attivato un sistema di monitoraggio”, conclude Antonella Luciano.

Oltre alle autorità pubbliche, destinatarie finali dei risultati
del progetto, sono attivamente coinvolti tutti gli attori che si
occupano di regolamentazione e gestione dei rifiuti da C&D a vari
livelli, come le imprese di costruzione e demolizione, le imprese di
riciclaggio, le autorità di controllo, i professionisti e i
ricercatori.

L’articolo Economia circolare: nuovi metodi per migliorare l’uso degli scarti da costruzione e demolizione proviene da Unione Geometri.

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Autore: Mauro Melis

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