Frank Gehry, Renzo Piano, Norman Foster: dopo la prima e la seconda parte, il nostro viaggio nel mondo dell’architettura continua portandovi alla scoperta di tre archistar che hanno “rivoluzionato” il mondo dell’architettura.

Frank Gehry. Architetto della West Coast è senza dubbio il più famoso al mondo in questo momento, grazie al suo progetto del 1997 per la filiale del Museo Guggenheim a Bilbao, in Spagna. Sebbene Gehry fosse già affermato nel suo campo grazie ai suoi progetti caratterizzati da forme fluttuanti che sembrano sfidare la gravità e la logica dei metodi di costruzione convenzionali, il Guggenheim Bilbao rimane (ad oggi) il miglior esempio di uno stile che Gehry ha applicato a innumerevoli commissioni, come la Disney Hall di Los Angeles e lo Stata Center del MIT a Cambridge. Rivestito in titanio, il Guggenheim di Bilbao suggerisce una grande nave legata lungo il fiume Nervión.

Norman Foster. Fan di Frank Lloyd Wright, Ludwig Mies van der Rohe e Le Corbusier, l’architetto britannico Norman Foster ha lavorato all’inizio della carriera come associato di Buckminster Fuller, noto visionario e inventore della cupola geodetica. Il modello tassellato di forme triangolari di quest’ultimo deve sicuramente aver fatto colpo sul giovane Foster poiché i suoi edifici più famosi presentano trattamenti superficiali simili alle progettazioni di Fuller per quanto riguarda le loro facciate. Il suo edifcio simbolo? Il St Mary Axe a Londra, alias The Gerkin, un grattacielo commerciale nel quartiere finanziario di Londra aperto nel 2004. La sua forma simile a un sottaceto che si assottiglia è diventata una vera e propria icona internazionale, sinonimo di Londra come la Torre Eiffel è con Parigi.

Renzo Piano. A differenza degli altri architetti di questo elenco, l’architetto italiano Renzo Piano non è riconosciuto per avere uno stile singolare. Le sue progettazioni sono eleganti e con quel tocco eclettismo che non lascia mai indifferenti. Nell’arco della sua carriera Piano ha spaziato dal Neo-Brutalismo per la casa del Whitney Museum nel Meatpacking District, all’elegante e leggera collezione Menil a Houston, in Texas, che ricorda la casa del modernista della West Coast, Richard Neutra. I suoi progetti spesso condividono un certo aspetto industriale o tecnologico. The Shard a Londra è il suo più grande edificio fino ad oggi, un grattacielo fortemente affusolato di 95 piani in vetro e acciaio che è diventato la sua creazione più riconosciuta.

L’articolo I migliori architetti di tutti i tempi: terza parte proviene da Unione Geometri.

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Autore: Mauro Melis

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