Dallara Academy, con sede a Varano de’ Melegari, in provincia di Parma, è la realizzazione di un sogno per l’Ing. Dallara che nel 1972, dopo aver lavorato in Ferrari, Maserati, Lamborghini, decise di tornare nel suo paese natale per dar vita a una delle più importanti realtà specializzate nella progettazione, produzione e sviluppo di vetture da competizione. Dallo stesso legame con il territorio è nato il desiderio di restituire qualcosa alle persone che hanno condiviso con lui 46 anni di attività e ai giovani di tutto il mondo.
Il ruolo centrale della formazione
L’obiettivo primario della Dallara Academy è dichiarato già nel suo nome, ed è quello di fare formazione. Un’area dell’edificio al piano terra è dedicata a laboratori didattici, dove i ragazzi delle scuole medie e superiori possono sperimentare in maniera pratica le leggi della fisica che studiano a scuola. Ci sono inoltre alcune aule al primo piano che ospitano un esclusivo corso di laurea universitario in Racing Car Design del MUNER: Motorvehicle University of Emilia Romagna.
Punto di incontro
Oltre a quella formativa, l’edificio della Dallara Academy ha inoltre anche una forte vocazione aggregativa. La rampa espositiva con le auto che hanno fatto il successo di Dallara dal suo esordio ad oggi è visitabile anche dal pubblico esterno ma soprattutto il moderno centro congressi è utilizzabile dalle aziende private che ne fanno richiesta, per incontri, convegni, o lanci di nuovi prodotti. Anche le scelte architettoniche e la mancanza di recinzione esterna sono frutto della volontà di realizzare una sorta di nuova piazza nel paese di Varano de’ Melegari. Gianmarco Beltrami, Direttore Marketing & Comunicazione, Dallara Automobili afferma: “Con questo progetto l’Ing Dallara ha voluto creare un luogo unico dove la contaminazione di competenze ed esperienza fossero all’ordine del giorno.”
Il progetto architettonico
Questo edificio si sviluppa su circa 2500 mq fuori terra e 1800 mq interrati ed è suddiviso in diversi oggetti, in varie strutture interne. Ci sono il “cuneo”, con una struttura abbastanza classica su due livelli realizzato in cemento armato, la “rampa” che pur apparendo su un unico livello, si sviluppa da un piano salendo a quello superiore, e infine i tre “coni”, cuore dell’edificio, sviluppati su due livelli, che ospitano funzioni diverse. La volontà di mantenere un forte legame con il territorio ha portato all’utilizzo di materiali con basso impatto sull’ambiente circostante. Il largo impiego del vetro, di un particolare cemento biodinamico e soprattutto la presenza di rivestimenti in piastrelle con struttura diamantata, in grado di riflettere sempre la luce in maniera differente, contribuiscono all’armonia dell’edificio con il paesaggio circostante. Entrambi infatti cambiano a seconda delle stagioni, della luce del sole, dell’ora del giorno. Alberto Lunardini, Project Manager, 4ray, afferma: “Questo edificio è nato per essere utilizzato da chiunque lo voglia fare, secondo la visione del Gruppo Dallara, e soprattutto dello stesso Ing. Dallara”.
Gli impianti tecnologici
Dal punto di vista impiantistico le richieste del cliente, famoso nel mondo per l’elevata tecnologia impiegata, sono apparse ovvie fin dalle prime fasi progettuali: l’edificio, accattivante dal punto di vista architettonico, doveva anche essere fornito di impianti meccanici e tecnologici innovativi. Si è quindi lavorato per ottenere una totale integrazione tra parte architettonica e tecnologica affinché gli impianti non avessero alcun tipo di impatto visivo e uditivo sull’edificio.
Focus sulla climatizzazione
La produzione dei fluidi caldi e freddi avviene grazie a una pompa di calore condensata ad aria NECS-CQ/B/S 0804 di Mitsubishi Electric a marchio Climaveneta, collocata nell’interrato, per evitare installazioni a vista. L’aria di espulsione viene liberata attraverso grandi griglie poste in copertura dei locali tecnici ed esternamente poco visibili, perché installate in posizione defilata rispetto all’accesso principale dell’edificio. Questo da una parte ha permesso di soddisfare le richieste del cliente di avere impianti altamente tecnologici ma di basso impatto e dall’altro ha comportato però un uso intensivo degli spazi tecnici posti al livello -1. Per la produzione di acqua calda sanitaria ad altissima temperatura è inoltre stata installata una pompa di calore EW-HT 0152 sempre di Mitsubishi Electric a marchio Climaveneta. Vista la molteplicità delle funzioni svolte all’interno dell’edificio, è stato scelto di distribuire in ambiente il freddo con UTA, e il caldo con un sistema di pannelli radianti a pavimento, per garantire le condizioni di comfort ideali nel periodo invernale nel museo e nelle aule.
L’Ing. Roberto Mancini, FOR ENGINEERING, che ha curato la progettazione degli impianti tecnologici afferma: “Il cliente ha posto una particolare attenzione ad aspetti legati alla manutenzione e alla gestione futura degli impianti. Trattandosi infatti di un edificio destinato a rappresentare Dallara e il suo pensiero nel tempo, temi quali sostenibilità, efficienza, riduzione dei costi operativi e facilità di manutenzione sono stati centrali nelle scelte progettuali” e continua “Considerate quindi le richieste del cliente, la scelta di unità Mitsubishi Electric per la climatizzazione è apparsa come la migliore possibile”.
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Autore: Redazione
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