La lezione che abbiamo imparato in questi ultimi mesi: l’impresa che ha una doppia identità, fisica e digitale, ha anche le basi operative per il presente e il futuro

L’emergenza che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi sta lentamente rientrando da un punto di vista strettamente sanitario; tuttavia come previsto da più parti stiamo ora assistendo all’insorgere di una non meno grave crisi economica, in cui si fa notare il peso del combinato disposto dei lunghi mesi di lockdown e delle regole imposte dalla nuova normalità, fatta di stringenti limitazioni atte a ridurre la diffusione del contagio.

A pagare il prezzo più salato sono state, purtroppo, le piccole e piccolissime imprese. Meno dotate di strumenti finanziari e meno resilienti a crisi di questa portata, sono centinaia di migliaia le Pmi italiane in grande difficoltà e sul cui futuro a breve e medio termine incombono pesanti nubi.

Eppure, in questa totalmente inedita situazione numerose attività sono riuscite a mantenere quote di mercato e fatturato, in alcuni casi perfino aumentando il proprio giro di affari.

Come hanno fatto? Semplicemente, sposando appieno le possibilità offerte dalle moderne tecnologie, e schierando un alleato formidabile: il proprio digital twin, termine che prendiamo a prestito dalla progettazione CAD 3D e dalla realtà aumentata, dove la traslazione in digitale di una realtà fisica consente di analizzare, correggere o anticipare le dinamiche.

Nel nostro caso, quello della piccola impresa, è un alter ego digitale, che si rivela in grado di sopperire alle oggettive difficoltà che un imprenditore può trovarsi ad affrontare in ogni momento, non solo in crisi gravissime per quanto sporadiche.

Fisico e virtuale: quando un’azienda vale doppio

Gli esempi sono quasi illimitati: un valido e-commerce venderà i prodotti anche negli orari di chiusura dell’azienda, durante l’assenza dell’imprenditore, e (come negli scorsi mesi) quando le normali attività sono di fatto precluse da eventi imprevedibili. Non solo: il digital twin dell’azienda fornirà al cliente tutte le informazioni sui prodotti, e accoglierà le richieste di offerte o ulteriori dettagli.

La realizzazione di un sito web professionale è altrettanto importante per un doppio digitale, e contribuisce a rafforzare la brand reputation di un’azienda.

Non avere una presenza online oggi è senza dubbio negativo per una realtà imprenditoriale, ma non meno grave sarebbe averne una di bassa qualità: chi infatti vorrebbe fare acquisti in un negozio sporco e disordinato?

Ecco, lo stesso principio è applicabile online, e appoggiarsi a realtà affermate e con solido background sarà vitale per la buona riuscita del progetto di ogni Pmi italiana.

Customer experience anche per le piccole realtà

Il mondo digitale, inoltre, abilita la customer relationship ad un livello ineguagliabile dal tradizionale rapporto cliente-azienda.

Solamente grazie al doppio digitale è possibile far sentire i clienti al centro delle attenzioni, seguiti e compresi. Soprattutto, il web permette di mantenere vivi e aggiornati i contatti, fidelizzando i clienti, informandoli di aperture, consegne a domicilio e promozioni. In questi primi mesi del 2020 non poche attività di ristorazione si sono confrontate con il nuovo (per alcuni) mondo del food delivery, ma come far sapere ai nostri clienti e prospect che la nostra attività offre questi nuovi servizi?

Nuovamente, con servizi web evoluti, e che, a differenza di molte piattaforme diffuse, permettono all’imprenditore di mantenere identità e controllo sul proprio business, senza farlo diventare semplicemente “uno dei tanti”, scelti da una app alla stregua di un prodotto sullo scaffale di un supermercato.

Allo stesso modo, per esempio, gli imprenditori attivi nel settore turistico, che genera direttamente più del 5% del PIL nazionale e il 13% indirettamente (lo scorso anno siamo stati il quarto paese più visitato al mondo) avranno modo di comunicare tutte le informazioni più aggiornate, come ad esempio le regole per il distanziamento sociale, oppure ancora l’adesione al Bonus vacanze, ed eventuali restrizioni imposte rispetto alla normale operatività.

I clienti apprezzano molto la trasparenza e la reattività delle informazioni, a tutto vantaggio dell’immagine della azienda e del valore del business.

L’azienda cresce per linee interne

I servizi digitali non si limitano alla interazione cliente-azienda, ma anzi rendono molto più efficace la dinamica interna ad una impresa. I mesi del lockdown hanno messo a nudo una serie di difficoltà relazionali determinate dalla distanza geografica, in cui la comunicazione interna è stata frammentaria e ben lontana dall’efficienza auspicabile.

Le imprese più strutturate troveranno grande giovamento dalla adozione di app e software che abilitano le risorse umane alla gestione del lavoro agile, ripristinando l’operatività tradizionale anche in caso ampio utilizzo di smart working, e al tempo stesso facilitano ai dipendenti la comunicazione e la relazione interna, superando i limiti del lavoro fuori sede e permettendo di godere appieno degli indubbi vantaggi offerti dalla nuova normalità.

Soluzioni di smart mobility, gestione di ferie, assenze e timesheet sono possibilità concrete e che contribuiscono alla trasformazione digitale di un’azienda: in altri termini, ne migliorano flessibilità e redditività, temi sempre importanti ma in questi mesi diventati davvero essenziali.

Lavorare meglio è nell’interesse di tutti: dei clienti che sanno di potersi affidare a un’impresa moderna e customer centric, dei dipendenti che potranno lavorare meglio, con meno impedimenti e meno stress.

E, ovviamente, degli imprenditori che raccoglieranno i frutti di un investimento tecnologico dal sicuro ritorno.

Dietro ogni problema c’è un’opportunità, e con il supporto e la consulenza di partner tecnologici all’altezza del compito le Pmi italiane saranno pronte per fare il salto di qualità verso il mondo digitale. Spesso anche un semplice, tradizionale, ma concreto, servizio professionale di consulenza telefonica, pronto a dare un consiglio personalizzato o un approfondimento dedicato può dare la spinta decisiva a un imprenditore, piccolo o grande che sia.

 

L’articolo Digital twin, quello che serve ora alle Pmi italiane sembra essere il primo su Il Progettista Industriale.

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Autore: Emanuela Bianchi

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