Lara Morandotti
Come la tecnologia di Siemens Digital Industries Software può supportare le aziende nei vari settori per aggiungere efficienza e velocità? Ce lo ha spiegato il CEO Tony Hemmelgarn
Dopo la sua virtuosa iniziativa di offrire servizi in cloud gratuiti per tutto il 2020, in risposta alla crisi innescata dal Covid-19, continua il fermento di Siemens Digital Industries Software, sempre più proiettata all’innovazione. Durante la conferenza annuale per stampa e analisti Siemens MAC 2020 che si è svolta lo scorso 16 e 17 giugno, la multinazionale ha anticipato strategia e vision del mercato. Elementi che sarebbero stati protagonisti del Realize Live, l’evento virtuale che ha riunito la settimana dopo tutta la community di Siemens Digital Industries Software.
Il potere nel Cloud
Com’è possibile, oggi, supportare le aziende in modo impeccabile ed efficace nei vari settori? Quale soluzione comune risulta vincente? Il CEO di Siemens Digital Industries Software, Tony Hemmelgarn, ha risposto spiegando quali sono i nuovi paradigmi e le necessità a cui rispondere. «Per prima cosa, occorre fornire digital twin, indispensabili per rendere virtuali processi e cicli vita dei prodotti, ma occorre farlo con soluzioni personalizzabili e customizzabili, in grado di essere adattate. Infine, le platform devono essere aperte e flessibili, un ecosistema dove è possibile il miglioramento e l’apprendimento reciproco delle competenze e implementazioni, in cui l’utilizzatore può anche essere sviluppatore».
In questo senso, l’ampliamento del portfolio Xcelerator comprende la nuova versione della piattaforma di gestione del ciclo di vita del prodotto: Teamcenter X, fornita in modalità SaaS, “Software as-a-service”.
Teamcenter X è una suite PLM scalabile ed estremamente evoluta, che collega persone e processi passando per diverse aree operative. Il concept è legato alla potenza del cloud, oggi fruibile da tutti gli utenti, andando a connettere team dislocati in tutto il mondo e riducendo il time-to-market. Tra i vantaggi c’è la possibilità di scegliere tra soluzioni preconfigurate, con la possibilità di aggiungere ulteriori funzioni in caso di nuove ulteriori esigenze aziendali.
«La soluzione Saas, Teamcenter X – ha dichiarato Joe Bohman, Senior Vice President, Lifecycle Collaboration Software – si basa sulla nostra esperienza nel campo PLM e utilizza sapientemente intelligenza artificiale e sviluppo low-code; un’evoluzione che ha tutto il potenziale di portare vantaggi ad ogni azienda, creando valore in modo veloce. Inoltre, collegando il PLM con applicazioni che già lo utilizzano, facilita una collaborazione sicura tra i vari reparti aziendali».
Il manager ha, inoltre, spiegato come Teamcenter X integri il sistema PLM più diffuso con la piattaforma applicativa low-code di Mendix, dando la possibilità di fornire prodotti multi-dominio on-time, di alta qualità e non superando il budget prefissato.
Un altro elemento chiave di Teamcenter X risiede nella distinta base multi-dominio che rende completamente visibile il gemello digitale con i componenti meccanici, elettrici e software.
Come è possibile? Merito di un approccio multi-cad aperto e al modus operandi che premia l’integrazione con i principali software, come NX, Solid Edge, Mentor e Polarion X.
In azienda, la conoscenza contenuta in Teamcenter X, basata sulla piattaforma software Mendix, può essere applicata a tutti i livelli.
Inoltre, è stata annunciata una partnership con IBM per il service lifecycle management, il software per gestire la manutenzione e la riparazione dei prodotti. Il software via cloud porta con sé anche Teamcenter Share, un nuovo servizio di collaborazione cloud-based e design-centric, con sofisticate funzionalità di Realtà Aumentata (AR). Lo strumento permette di condividere su cloud la progettazione CAD e consente di sincronizzare i propri file con l’archivio in cloud e condividere il progetto con chiunque.
Casi di successo
Lente di ingrandimento puntata su casi applicativi reali, tutti firmati Siemens, dove in poco tempo sono avvenute profonde trasformazioni, in risposta ad improvvise esigenze. Nel settore personal care, per esempio, l’azienda spagnola Spb ha raddoppiato in tempi record la realizzazione di disinfettanti per la richiesta che a causa del Coronavirus è cresciuta in modo esponenziale, adattando al contempo i processi nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale. La città di San Antonio, in Texas, ha invece convertito in app utili e funzionali tutti i processi cartacei poiché la popolazione si trovava in stato di lockdown. In risposta all’emergenza Covid-19, infine, la giovane casa automobilistica vietnamita VinFast ha convertito velocemente parte della produzione per la realizzazione di ventilatori.
Questi repentini cambiamenti nei processi sono stati resi possibili grazie a Xcelerator, che integra l’intero portfolio di software Siemens per la progettazione, l’ingegneria e la produzione con la piattaforma estesa Mendix per lo sviluppo di applicazioni multi-experience, a bassa intensità di codice.
Tornado alle parole del CEO Hemmelgarn, che ha voluto tracciare un percorso che passa attraverso il Digital Twin, la personalizzazione ed un ecosistema aperto: «Il digital twin è ormai essenziale per il progresso dell’azienda e tra i suoi segreti c’è l’adattabilità ai singoli casi aziendali in un ecosistema in cui possono entrate tutti per apportare la loro expertise, la cui somma sarà la competenza totale necessaria».
(BOX) LO SKETCHING CAD
L’articolo Digital twin, ecosistema aperto e personalizzazione sembra essere il primo su Il Progettista Industriale.
Autore: Emanuela Bianchi
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