Zare, grazie all’ingresso nel Gruppo Beamit, acquista la maggioranza di Proxera e con questo brand entra a pieno titolo nella stampa 3D biomedicale e in particolare delle soluzioni per protesi chirurgiche metalliche complesse.

Dall’inizio di gennaio il settore biomedicale già interessato da una serie di evoluzioni con l’ingresso sempre più spinto delle nuove tecnologie, può contare su un faro decisivo in grado di traghettare l’intero mercato verso una nuova era: l’espansione della potenza di fuoco del marchio Proxera, oggi pronto ad abbracciare la produzione e commercializzazione di soluzioni complete destinate al settore della chirurgia protesica in tutti i campi, dagli arti alle calotte craniche stampati in 3D con polveri di titanio. Il marchio Proxera, già affermato da anni nei processi industriali al servizio degli odontotecnici, mercato che continuerà a servire attraverso l’approccio strategico e all’avanguardia per materiali e tecnologie di nicchia, assume da oggi un ruolo cardine nelle applicazioni destinate al mondo biomedicale in senso più ampio, con una proposta di valore unica, grazie ad una catena del valore completamente integrata, la prima in assoluto nel mondo a presidiare tutte le fasi dall’approvvigionamento delle polveri metalliche fino alle più sofisticate finiture superficiali. Proxera opererà come azienda indipendente, controllata da Zare già parte della galassia del Gruppo Beamit, e da oggi sarà completamente attrezzata con linee ed impianti dedicati alle esigenze del settore biomedicale al fine di soddisfare tutti gli stringenti criteri che caratterizzano le produzioni destinate al mercato delle protesi chirurgiche.

La tecnologia che aiuta il medicale

Andrea Scanavini, Amministratore Delegato ZARE e neo Presidente Proxera spiega: “Viviamo in un momento storico difficile e complesso, ma guardiamo al domani con grande fiducia e senso di responsabilità sociale e con Proxera vogliamo essere protagonisti straordinari delle svolte tecnologiche con impatto sulla Società in senso più ampio.  Oggi si vive più a lungo, ci si muove sempre più velocemente, e purtroppo gli incidenti sono all’ordine del giorno. La qualità della vita diventa pertanto il punto cardine della Società moderna. Da un lato la chirurgia ha già fatto passi da gigante, mentre gli impianti biomedicali si sono notevolmente sviluppati nel corso degli anni sotto il profilo delle prestazioni e dei materiali. Tuttavia i metodi di produzione non possono più rimanere agganciati ai processi produttivi tradizionali. La tecnologia perciò deve consentire di comprimere drasticamente i tempi e di personalizzare i componenti prodotti in base alle caratteristiche anatomiche del singolo individuo. Con questa acquisizione noi siamo pronti da subito ad utilizzare una delle tecnologie più rivoluzionarie, destinata a trasformare il modo in cui vengono trattati i pazienti.” – continua Scanavini: “Gli sviluppatori di impianti biomedicali oggi hanno bisogno di una tecnologia di produzione in grado di garantire velocità, personalizzazione e capacità di produrre componenti complessi su misura fin nei minimi particolari. Pertanto, la stampa 3D, abbinata a materiali come il titanio, possiede un evidente potenziale come tecnologia di produzione nelle più avanzate applicazioni medicali, quelle in grado di dare una vera svolta alla qualità di vita delle persone”. Il Gruppo Beamit attraverso la partnership strategica con Sandvik che vanta la certificazione di uno degli impianti di polvere di titanio più all’avanguardia nel mondo e la certificazione ISO 13485:2016 per l’impiego delle polveri di titanio Osprey® per il medicale, dispone già di una leadership indiscussa lungo tutta la catena del valore della produzione additiva in quanto offre il più ampio programma di leghe sul mercato certificate per la stampa 3D e rivolte ai settori più esigenti.

La personalizzazione delle protesi

Andrea Pasquali, Amministratore Delegato Proxera spiega: “I progressi tecnologici in campo medico sono sempre affascinanti. Tuttavia, ad esempio nel campo delle protesi, la mancanza di personalizzazione e i tempi di attesa per il prodotto finito impattano negativamente sulla qualità di vita dei pazienti che necessitano di impianti, protesi o altri dispositivi medici. Mentre il mondo si sta rendendo conto solo ora che l’additive manufacturing rappresenta la tecnologia di produzione più rivoluzionaria e in grado di cambiare il futuro, con Proxera noi siamo già in grado di garantire la gestione integrata e impeccabile a partire dalla materia prima, con Sandvik, passando per la stampa con varie tecnologie, l’Hipping interno, le lavorazioni meccaniche e i più avanzati metodi di finitura DryLite. Il tutto con una cura particolare per la pulizia maniacale dei componenti, che vengono forniti da noi certificati”. Secondo una stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono 30 milioni i pazienti che hanno la necessità di dispositivi protesici e ortesi. Impianti medici quali le placche craniche esistono da molti anni, ma i progressi nella tecnologia di produzione stanno migliorando le opportunità di personalizzazione, fornendo al contempo risultati più rapidi. Gli impianti della colonna vertebrale, le placche craniche, le articolazioni dell’anca, le protesi e altre parti scheletriche possono essere stampati in 3D e adattati ai singoli pazienti. La stampa 3D di impianti e dispositivi medici consente una produzione rapida direttamente dai dati anatomici di un individuo, migliorando il processo di guarigione e migliorando la prognosi per il paziente. Il costo e la complessità della lavorazione delle billette in titanio ne hanno storicamente limitato l’uso a industrie di alto valore e bassi volumi. Con la produzione additiva, è molto più facile dare vita a forme complesse usando la polvere di titanio, che viene stampata in 3D strato per strato.

La catena del valore

La catena del valore presidiata e integrata lungo tutte le fasi è di per se’ un vantaggio competitivo decisamente significativo. Tuttavia, gli sviluppi tecnologici saranno sempre il motore strategico di Proxera per rispondere anche in futuro al mercato con soluzioni all’avanguardia, sempre più tagliate sulle caratteristiche del paziente al fine di migliorare la vita dei portatori di protesi. Spiega Andrea Scanavini: “Certi design e soluzioni personalizzate non possono essere ottenuti utilizzando metodi diversi dalla produzione additiva, che garantisce massima precisione con tempi estremamente compressi. La grande esperienza del nostro team, insieme all’intera catena di fornitura interna, consente di sfruttare al massimo le potenzialità della stampa 3D per ottenere componenti leggeri, resistenti e “su misura” in tempi rapidissimi” – conclude Scanavini: “La natura dinamica della nostra azienda è uno stimolo eccezionale verso un mondo nuovo in cui la visione olistica del benessere delle persone non potrà più prescindere dalle caratteristiche uniche del singolo individuo”. Proxera punta decisamente verso un mondo più attento all’essere umano, e quindi migliore.

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Autore: Redazione

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